Ignoto poeta e seminoto scrittore, nasce nell’ottobre del 1986 a Benevento. La furente surrealista prof. Maria Gabriella Guglielmi dà un senso al suo percorso universitario, conclusosi con una laurea magistrale in Storia e Critica d’Arte sul fenomeno da lui battezzato “restauro pop”. Dal 2007 al 2012 collabora a fini didattici e creativi con la cattedra di Storia della Fotografia dell’Università degli Studi di Salerno inaugurando con grumi metafisici la sua attività di videomaker, che oggi spazia da interviste dadaiste a videoinchieste rabbiose. Ha al suo attivo anche un corto, quasi due, e un evento multimediale in collaborazione con due amici pazzi, entrambi redattori di bMagazine. Esponente di una corrente letteraria dai tratti oschi e loschi (Oschi Loschi. Racconti solidi come castelli di carte, Never Mind 2011), è autore del testo Videomodernità. Eredità avanguardistiche e visioni ultracontemporanee tra video e arte (Aracne, 2011). Con bMagazine collabora dal 2008 per sconfiggere la depressione e nel 2012 diventa giornalista pubblicista. Dopo 5 anni di intensa attività giornalistica consiglia il prozac.
Dicono di lui in redazione: "Uno che ha dato corpo alla sfida di Arthur Rimbaud contro la civiltà" (Luigi Furno). "Se Emilio Fabozzi non l'avesse raccattato probabilmente suonerebbe la tammorra alle feste paesane in cambio di fellatio e vino tuosto" (Guido Bianchini).
Anticamera di una superiore realtà («surrealtà») o laido riflesso dell’esistenza? Ragionamenti sull’onirico dal sogno di Costantino a quello di Jodorowsky...