“Il Borgo e il Fiume”, una due giorni sul futuro di Apice Vecchia e del Calore

«Il borgo storico di Apice e il fiume non sono due entità distinte e separate ma strettamente connesse: tutte le grandi civiltà sono nate lungo un corso d’acqua». Parola di Michele Intorcia, collaboratore di bMagazine e animatore della rassegna “Il Borgo e il Fiume”, appuntamento di approfondimento culturale, cinema e musica che si terrà mercoledì 4 e giovedì 5 settembre ad Apice Vecchia.

Stando allo scrittore Tiziano Terzani, il fascino dei fiumi risiede «in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. I fiumi sono la Storia». E le istanze storiche poste da Apice Vecchia sono molteplici, chiamando in causa tante vicende e tante diverse competenze per tracciare le linee guida di una valorizzazione che restituisca il centro storico alla comunità e ai visitatori senza snaturare il fascino del borgo fantasma.

A mettere a fuoco la questione alle 18 di mercoledì al Castello dell’Ettore saranno l’architetto Gennaro Giangregorio, memoria storica del passaggio dal vecchio al nuovo centro di Apice, l’attuale sindaco Angelo Pepe, l’assessore Nino Cecere, il parroco Ezio Rotondi, l’archeologo Antonio Mesisca e l’architetto irpino Angelo Verderosa, che ha curato l’esemplare recupero dell’antica Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi. Modereranno l’incontro i giornalisti Michele Intorcia e Alessandro Paolo Lombardo, dopo un’introduzione “esoterica” di Giuseppe Esposito su «Geografia sacra e paesaggi profanati» e un saluto della presidente provinciale Fai Patrizia Bonelli e della rappresentante Touring Club Benevento Maria Cristina Ruggieri.

A seguire, nella piazza del Castello, ci sarà la proiezione pubblica di “Il bene mio”, film di Pippo Mezzapesa con Sergio Rubini girato tra Gravina di Puglia e Apice Vecchia, con la presenza del regista e un breve confronto all’aperto (l’incontro cinematografico è stato organizzato dal giovane imprenditore sannita Fabio Soricelli, che ha potuto condividere con il regista una parte dell’esperienza sul set apicese). «Riportare il personaggio di Elia tra i vicoli di Apice è un momento che aspetto da tempo e che finalmente sta arrivando», dichiara Mezzapesa a bMagazine a due anni dalle riprese del film.

Il 5 settembre alle 18, sempre al Castello, si parlerà del Calore e della sua improcrastinabile riqualificazione, anche in riferimento a quotidiane usanze fluviali sopravvissute fino al passato recente. Appuntamento alle 18 con la biologa ambientale Elisabetta Pepe, l’ingegnere comunale Stanislao Giardiello, il sindaco Pepe (già responsabile risorse idriche della Regione Campania), l’archeologo dell’Università di Salerno Alfonso Santoriello, l’urbanista Luigi Mesisca, l’ex calciatore di Serie A Stanislao Bozzi, gli attivisti Luca Pucci, Giuseppe Ciarcia e Concetta Bozzi. A seguire, nell’atrio del Castello, ci saranno i concerti di Giovanni Nazzaro, musicista direttore dell’accademia musicale “Lizard” di Benevento, e del gruppo irpino di musica celtica “Là Nua”, progetto che ha calcato anche palchi e festival in terra d’Irlanda.

PROMOTORI: bMagazine, Legambiente Medio Calore, Comune di Apice, RibellArci, Pro Loco di Apice.
SPONSOR: “Fefè”, “La Cantinella al Borgo”, “1743”, “Licciardi”, “La Plaza”, “B&B Genti delle Alture”, “La Taverna di Giulio”.

“Il Borgo e il Fiume”, una due giorni sul futuro di Apice Vecchia e del Calore

di Redazione Tempo di Lettura: 2 min
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