La novena delle colline beneventane e l’eredità di zi’ Armando

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Tra le colline beneventane i gruppi di zampognari a suonare la novena sono più d’uno, e non tutti con la zampogna. «A Sant’Angelo a Cupolo – spiega il suonatore Dario De Mercurio – la novena si fa da almeno 100 anni con fisarmonica e ciaramella. O con organetto e ciaramella». Lo abbiamo incontrato davanti allo storico convento voluto da Sant’Alfonso De’ Liguori, personaggio legato anche alla tradizione delle novene natalizie.

Operatore socio assistenziale, Dario De Mercurio è anche costruttore di strumenti tradizionali campani e pugliesi, oltre che raccoglitore e appassionato di erbe spontanee: suo un “Erbodario” fresco di stampa, con proprietà, usi e fotografie delle piante che è possibile “incontrare” dal queste parti… Con lui il fratello Valerio, fisarmonicista appassionato di musiche popolari. In qualche modo “sottile” i fratelli De Mercurio hanno raccolto l’eredità del vecchio zi’ Armando, che per 53 anni, fino a circa vent’anni fa, ha tenuto viva la tradizione in paese, con ciaramella e fisarmonica. «Al funerale di zi’ Armando abbiamo suonato, per sua volontà, la novena. Per la quale aveva persino lasciato un’offerta quando era ancora in vita. Ancora oggi – conclude Dario – il mio orecchio tende a imitare il suono della sua ciaramella…»

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La novena delle colline beneventane e l’eredità di zi’ Armando

di Redazione Tempo di Lettura: 1 min
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