Coronavirus, chi è il “responsabile”?

Il progetto sociale e videografico “Trilogia in rete” torna sul web per affrontare il tema dei temi: la saga tragica e surreale del Coronavirus Covid19 Sars-CoV-2.

Il potente contributo video corale gioca prima di tutto sulla doppia faccia semantica della parola “responsabile”. Ovvero: tutte le persone responsabili che oggi stanno responsabilmente in casa sono anche responsabili di aver avallato una classe politica e dirigente che ha fatto strage della sanità, applicato alla vita i diktat dell’austerità (facendo più danni all’esistenza di quanti ne abbia fatti il Covid-19) e favorito la globalizzazione intesa in senso esclusivamente capitalistico. Che cos’abbiamo fatto? Cosa stiamo facendo?

«Questa seconda parte di “Trilogia In Rete” – spiega Andrea Maio, promotore dell’iniziativa con il videomaker Flaviano Esposito – è un inno alla rivalutazione sociale della nostra vita in chiave “vicina”, locale, consapevole delle opportunità che essa può offrire. Riqualificare il proprio spazio e il proprio tempo significa ripudiare prima di tutto la civiltà capitalistica e consumistica, con tutte le modalità di di globalizzazione e massificazione di produzione, consumo e gestione della ricchezza (e della povertà). La saga di “Trilogia in Rete” nasce sottolineando il valore della disobbedienza civile, che è un tema ancor più caldo e importante in questi giorni di limitazioni della libertà, che non possono e non devono durare.

Troviamo insopportabile la sagra dell’ipocrisia sotto la bandiera dell’hashtag #iorestoacasa, sventolata da celebrità con alle spalle jacuzzi e piscina. Chi vive nella miseria o nel precariato (fomentato dagli stessi politici e dirigenti “responsabili” che hanno smembrato la sanità pubblica) può #restareacasa ancora per poco, dopo di che le strade saranno due: ripartire dal proprio territorio, ripensando la propria vita in senso locale e sottraendola ai giochi globali del mercato, o svaligiare supermercati al primo cenno di cedimento istituzionale. Alternative radicali che non si escludono a vicenda. E dunque gli unici hashtag che ci sentiamo di condividere sono #StayHuman e #ThinkLocally».

 

Trilogia In Rete – part 2
#StayHuman #ThinkLocally
Contatti: tir.mettiamocilafaccia@gmail.com

Coronavirus, chi è il “responsabile”?

di Redazione Tempo di Lettura: 1 min
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